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Chiesa della Gran Madre di Dio
La Chiesa della Gran Madre di Dio rappresenta uno dei luoghi di culto cattolici più significativi della città di Torino. Sorge nell’omonima piazza, situata all’estremità est del Ponte Vittorio Emanuele I, di fronte a piazza Vittorio Veneto, e costituisce la principale chiesa del quartiere Borgo Po.
Questo edificio religioso ha un valore simbolico e storico rilevante per la città, anche grazie alla sua posizione scenografica vicino al fiume Po, che lo rende uno dei panorami più caratteristici di Torino. Il suo stile architettonico si ispira chiaramente al celebre Pantheon di Roma.
Monte dei Cappuccini
Il monte dei Cappuccini è un’altura torinese che raggiunge i 283 metri sul livello del mare, collocata sulla sponda destra del fiume Po, nel cuore del quartiere Borgo Po, a breve distanza dal centro storico e nei pressi del ponte che conduce a piazza Vittorio Veneto. Su questa collina si trova il convento di Santa Maria al Monte, affidato all’ordine dei frati cappuccini, che riveste un ruolo importante nella vita spirituale della città.
Il piazzale antistante al convento è spesso scelto come punto panoramico per ammirare Torino, ed è anche l’ingresso al Museo Nazionale della Montagna, riaperto nel 2005 dopo un importante restauro.
Già in epoca antica la collina aveva una funzione strategica per il controllo del passaggio sul fiume Po. Le prime testimonianze di un edificio sacro in questo luogo risalgono al XIII secolo, quando Tommaso I di Savoia vi costruì una roccaforte, che restò nelle mani della dinastia sabauda fino al 1473, prima di diventare proprietà privata. Fu poi Carlo Emanuele I, nel 1581, a riacquistare l’area per donarla ai frati cappuccini, già presenti nella zona torinese di Madonna di Campagna. I lavori per la costruzione della nuova chiesa, dedicata alla Vergine Maria, iniziarono nel 1583: il primo progetto fu firmato da Ascanio Vitozzi e prevedeva una struttura a pianta centrale a croce greca, successivamente realizzata in stile manierista dall’ingegnere Giacomo Soldati. I frati entrarono nel convento nel 1590, anche se la chiesa fu completata soltanto nel 1656, anno della sua consacrazione.
Obelisco di Piazza Crimea
L’obelisco realizzato dallo scultore Luigi Belli nel 1892 commemora la partecipazione del generale Alfonso La Marmora alla spedizione militare in Crimea, tra il 1855 e il 1856. In quella campagna bellica, il Regno di Sardegna si unì a Francia, Gran Bretagna e Turchia nella guerra contro l’Impero Russo.
Piazza Borromini
Collocata alla fine di Corso Gabetti, in corrispondenza dell’incrocio con Corso Casale, questa piazza prende il nome dal famoso architetto Borromini. Nel corso degli anni ha subito numerosi interventi di riqualificazione e oggi è nota per ospitare un vivace mercato rionale, diventato un punto di riferimento per gli abitanti del quartiere.
Compravenduto
Pubblicazione dati sul compravenduto
tipologia | mq | bagni | locali | prezzo | distanza |
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5 locali | 125 | 0 | - | € 215.000 | 75 m |
4 locali | 90 | 0 | - | € 169.000 | 125 m |
2 locali | 65 | 0 | - | € 100.000 | 155 m |
2 locali | 55 | 0 | - | € 85.000 | 266 m |
4 locali | 85 | 1 | - | € 215.000 | 334 m |
3 locali | 75 | 0 | - | € 130.000 | 848 m |
3 locali | 80 | 0 | - | € 200.000 | 848 m |
3 locali | 70 | 0 | - | € 165.000 | 908 m |
6 locali | 190 | 0 | - | € 540.000 | 1 km |
2 locali | 65 | 0 | - | € 178.000 | 2 km |